NIC e domini, i disservizi continuano...
Ecco una lettara inviataci da Riccardo Baldi, amministratore di WEBURL soc. coop.
Per coloro che segnalano una anonimità dell'autore di questo blog mi presento: mi chiamo Riccardo Mares.
Spero possa essere una utile testimonianza per molti che ancora criticano le pratiche del NIC, ma in silenzio. Questo blog assolutamente GRATUITO e SENZA FINI DI LUCRO è a disposizione di quanti vogliano pubblicare una propria testimonianzia, positiva o negativa.Dal 5 marzo 2007, data dell’entrata in vigore presso la Naming Authority Italiana di un “Nuovo Regolamento”, l’Ente, anziché rilanciare il servizio in modo da essere più consono alle nuove tecnologie (in primis: eliminazione dell’invio LAR tramite fax) ha rallentato e peggiorato la precedente situazione, già per nulla rosea.
Con il nuovo Regolamento (110 pagine!) sono anche state apportate (a nostro avviso), inopportune modifiche al sito che stanno provocando grandi disagi sia ai registranti che ai provider, interfaccia con l’Authority. Mi riferisco in particolar modo all’eliminazione della utilissima pagina sullo “Stato dei domini” che si trovava all’indirizzo http://www.nic.it/stato_reg
.html (sostituita con l’inutile http://www.nic.it/cgi-bin/Whois/whois.cgi ) in questa pagina, ogni persona che avevo richiesto un dominio .it, dopo aver inviato la lettera AR, controllava se la lettera era pervenuta o meno, così come controllava se il provider aveva inviato il suo modulo elettronico e, in base a questa consultazione rinviava nuovamente la LAR o contattava il provider. Alla nostra domanda al NIC: “perché è stata eliminata quella pagina..”, la risposta è stata: “… nella parte pubblica del sito non verra' piu' pubblicato lo stato delle registrazioni. L'andamento delle operazioni e' di competenza del Maintainer che provvedera' ad interfacciarsi con i propri clienti o rivenditori su questo fronte. E' inoltre una misura per contenere il fenomeno dell'accaparramento dei domini.”. Faceva seguito la nostra risposta: “La ringrazio per l'esauriente risposta, anche se non condividiamo pienamente le scelte da Voi effettuate, l'eliminazione della pagina "Lo stato dei domini" non può che portare maggior carico di lavoro sia ai provider che ai grossi rivenditori, perché ad ogni LAR inviata corrisponderà dal registrante una interrogazione se il documento è giunto al NIC e, se è giunto leggibile. Il fenomeno dell'accapparramento dei domini .it non vedo come poteva avvenire, dal momento che a ogni dominio scaduto inviate lettera raccomandata. Comunque, non potendo fare diversamente, prendiamo atto della nuova situazione e, Ci auguriamo tempi migliori, ad esempio quando anche l'Authority Italiana si allinerà agli altri Paese Europei e Americani, dove la registrazione avviene con una semplice e-mail e non con l'invio (anche più volte--) di un fax.”Quindi, dal 5 marzo registrare un dominio è veramente divenuto un’impresa di pazienza e perseveranza, certo siamo nell’assurdo e stiamo assistendo all’evolversi di un servizio pubblico sempre più zeppo di burocrazia e gestito (visto i risultati) da incompetenti, mi dispiace l’affermazione, ma non è possibile definire “tecnico” chi continua a sostenere o mantenere un servizio di questa importanza con l’ausilio di “fax” e di “Lettere”. Questi signori lo sanno benissimo che siamo l’unico Paese al Mondo che per registrare domini usa il fax, quindi prendano il coraggio una buona volta di cambiare le cose.. ma, in Meglio.
Sia in Politica che in Economia, stiamo in continuazione prendendo esempi dagli altri Stati Europei, su come anche l’Italia dovrebbe adeguarsi sui svariati temi. Si prenda l’esempio anche su come operano le altre Authority Europee. Agli albori di una nuova era tecnologica cui stiamo vivendo, l’Italia sembra perseverare in un “masochismo tecnologico” che non ha esempi. Siamo il Paese dove la connessione Internet è tra le più care, penalizzando fortemente lo sviluppo culturale ed economico in vaste frange della popolazione. Siamo “sotto il tacco” di compagnie telefoniche che con le loro tariffe monopolizzano e strozzano la Rete e, se a tutto questo ci aggiungiamo anche la registrazione dei Nostri domini, beh… Non possiamo far altro che consigliare l’acquisto di altre estensioni (europee .eu---perché no?), ma non certamente il nostro “.it”.
Ma, volendo un modo c’è per aiutare il NIC ad evolversi, quale? Semplicissimo, bloccare a tempo indeterminato la vendita di domini .it. I provider, quelli grandi, anziché chiedere scusa ai loro clienti dei disservizi in corso (bella cosa, ma dai risultati inutili..), tolgano dai loro Whois le estensioni italiane, così facciano anche i grandi rivenditori, è sufficiente che quella decina di provider che si spartiscono il grosso dei domini si mettano d’accordo e, il risultato è garantito! In sostituzione, si pubblicizzino le estensioni europee .eu, qui è il futuro! Vogliamo l’Europa unita, su Internet con la nascita delle estensioni .eu la possibilità c’è, forza, usiamola! Si passi dalla parte passiva a quella attiva, questa è la mia provocazione, questa è la partita da giocare…
La lettera è stata postata nella sua completezza ed è disponibile anche all'url:
http://www.dominioweb.org/nic_e_domini.htm
Grazie mille a Riccardo da parte di tutti coloro che finora hanno creduto e partecipato a Cambia NIC.
4 commenti:
Macché Naming Authority Italiana.
Effettivamente la scomparsa della possibilità di verificare lo stato delle registrazioni è una catastrofe senza precedenti. Ti pareva che se c'er una funzione utile non si ingegnassero a toglierla!
...almeno li leggessero i fax!! Ho trovato un dominio (dal quale, guarda caso proveniva spam) con numero di telefono del registrant 999999999. Fosse stato 666666666 poteva essere il diavolo...
Sarebbe veramente da dimostrare loro quanto inutile e insicuro è il loro tanto lodato sistema registrando domini a nomi e ditte assurdi e inesistenti. E' veramente un attimo.
p.s.: non fatelo, e se lo fate non dite che vi ho istigato io, scherzavo!!!
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